lunedì 27 dicembre 2021

Dati sulla mortalità in Italia 2012-2020

Oggi ho letto un'affermazione scritta con tanta sicumera. La riporto al netto delle sgrammaticature: 
"Non dimentichiamoci che dal 2015 al 2021 i grafici della mortalità non presentano variazioni, nonostante i paladini dei pecoroni ..." e così via.

Ecco invece che dicono i dati.
Nel complesso nel 2020 il numero dei morti risulta di 746.146 unità. Anche considerando il peggior anno passato per numero di morti (il 2017), la differenza è di 97.085 unità in più, pari ad un +15%.
Se il dato viene invece raffrontato con l'anno precedente, il 2019, la differenza è di 111.729 unità in più, pari ad un +17,6%.



Fonti 

Morti per mese in Italia nel periodo covid-19

Dati ISTAT sezione “Popolazione e famiglie -> Mortalità -> Decessi -> Morti”

lunedì 15 novembre 2021

Carnevale della Matematica #154: Linguaggio

L'edizione di novembre del Carnevale della Matematica, la numero 154 è ospitata da maddmaths e il tema è linguaggio.

Per quanto riguarda i miei contributi, ...

Flavio Ubaldini, alias Dioniso Dionisi (è sempre lui!), che sulle pagine di Pitagora e dintorni pubblica un Confronto dell’impatto del Covid19 tra cittadini vaccinati e non vaccinati e poi anche Ora legale, consultazione europea e interpretazioni numeriche.

...ricordiamo che nella Poesia Gaussiana (o dell’unicità della fattorizzazione) di Popinga, la strofa corrispondente è “canta melodioso all’alba“ (=2×7×11). E la “cellula melodica” puntualmente offertaci da Dioniso Dionisi di Pitagora e dintorni è: 




Per quanto riguarda l'edizione numero 155... 
14 dicembre 2021: (“nero tra i cespugli”Proooof – 
Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale.



martedì 2 novembre 2021

Ora legale, consultazione europea e interpretazioni numeriche

Nell’articolo Ora legale o ora solare? Secondo un nuovo studio abolire il cambio d’ora farebbe male alla salute di Laura Cuppini leggo queste due affermazioni:

"Nel 2018 i cittadini europei hanno deciso per l’abolizione del cambio di ora con l’84% dei voti a favore"
e
in Europa la stragrande maggioranza della popolazione si oppone al mantenimento del doppio cambio d’ora“.

In realtà, pur trattandosi della consultazione pubblica UE con il numero più alto di risposte mai ricevute, si tratta pur sempre di 4,6 milioni di risposte che, su una popolazione di circa 450 milioni di abitanti, rappresentano poco più dell’1%.
I dati si trovano su un sito ufficiale dell'UE: Consultazione sull'ora legale: 84% a favore dell'abolizione del cambio dell'ora in Europa.
Da notare che per l’Italia si sono espressi solo lo 0,04% dei cittadini.



Viste le percentuali si può davvero affermare che “in Europa la stragrande maggioranza della popolazione si oppone al mantenimento del doppio cambio d’ora“?

lunedì 18 ottobre 2021

Confronto impatto Covid19 tra cittadini vaccinati e non vaccinati

Ecco una tabella con un confronto, tra cittadini italiani vaccinati e non vaccinati, dell'impatto prodotto da Covid19.

Detto a parole, se non ci si vaccina, finire in terapia intensiva per Covid19 è di:

39 volte più probabile tra i 19-59 anni.
20 volte più probabile tra i 60-79 anni.
13 volte più probabile oltre gli 80 anni.

Più di questo non so bene che cosa possa servire.

Ah, forse dare uno sguardo a un confronto con la curva di un paese a bassa vaccinazione.






Dati presi da:

giovedì 30 settembre 2021

Il pendolo di Foucault: quando i libri evocano l'attualità, personale e collettiva

Quando una rilettura dopo più di trent'anni evoca l'attualità, personale e collettiva.

“Il percorso è rituale,” ci stava dicendo Agliè mentre salivamo.
“Questi sono giardini pensili, gli stessi – o quasi – che Salomon de Caus aveva ideato per gli orti di Heidelberg – voglio dire, per l’elettore palatino Federico V, nel gran secolo rosacrociano. La luce è poca, ma così dev’essere, perché è meglio intuire che vedere: il nostro anfitrione non ha riprodotto con fedeltà il progetto di Salomon de Caus, ma lo ha concentrato in uno spazio più angusto. I giardini di Heidelberg imitavano il macrocosmo, ma chi li ha ricostruiti qui ha solo imitato quel microcosmo. Vedano quella grotta, costruita a rocaille... Decorativa, senza dubbio. Ma de Caus aveva presente quell’emblema dell’Atalanta Fugiens di Michael Maier dove il corallo è la pietra filosofale. De Caus sapeva che attraverso la forma dei giardini si possono influenzare gli astri, perché ci sono caratteri che per la loro configurazione mimano l’armonia dell’universo...”

“Vorrei che loro cogliessero il significato profondo di questo che altrimenti sarebbe un banale gioco idraulico. De Caus sapeva bene che se si prende un vaso, lo si riempie d’acqua e si chiude in alto, anche se poi si apre un foro sul fondo, l’acqua non ne esce. Ma se si apre anche un foro al di sopra, l’acqua defluisce o zampilla in basso.”
“Non è ovvio?” chiesi. “Nel secondo caso entra l’aria dall’alto e spinge l’acqua in basso.”
“Tipica spiegazione scientista, in cui si scambia la causa per l’effetto, o viceversa. Lei non deve chiedersi perché l’acqua esce nel secondo caso. Deve chiedersi perché si rifiuta di uscire nel primo.”
“E perché si rifiuta?” chiese ansioso Garamond.
“Perché se uscisse rimarrebbe del vuoto nel vaso, e la natura ha orrore del vuoto. Nequaquam vacui, era un principio rosacrociano, che la scienza moderna ha dimenticato.”
“Impressionante,” disse Garamond. “Casaubon, nella nostra meravigliosa storia dei metalli queste cose debbono venire fuori, mi raccomando. E non mi dica che l’acqua non è un metallo. Fantasia, ci vuole.”
“Mi scusi,” disse Belbo ad Agliè, “ma il suo è l’argomento post hoc ergo ante hoc. Quello che viene dopo causa quello che veniva prima.”
“Non bisogna ragionare secondo sequenze lineari. L’acqua di queste fontane non lo fa. La natura non lo fa, la natura ignora il tempo. Il tempo è un’invenzione dell’Occidente.”
 
“Io dico che esiste una società segreta con ramificazioni in tutto il mondo, che complotta per diffondere la voce che esiste un complotto universale.” “Lei scherza, ma io...”
“Io non scherzo. Venga a leggersi i manoscritti che arrivano alla Manuzio. Ma se vuole un’interpretazione più terra terra, è come la storiella del balbuziente che dice che non l’hanno assunto come annunciatore alla radio perché non è iscritto al partito. Bisogna sempre attribuire a qualcuno i propri fallimenti, le dittature trovano sempre un nemico esterno per unire i propri seguaci. Come diceva quel tale, per ogni problema complesso c’è una soluzione semplice, ed è sbagliata.”
“E se io trovo una bomba su un treno avvolta in un ciclostilato che parla di sinarchia, mi accontento di dire che è una soluzione semplice per un problema complesso?”
“Perché? Ha trovato bombe sui treni che... No, mi scusi. Davvero questi non sarebbero fatti miei. Ma allora perché me ne parla?”
“Perché speravo che lei ne sapesse più di me. Perché forse mi solleva vedere che anche lei non ci si raccapezza. Lei dice che deve leggere troppi matti, e la considera una perdita di tempo. Io no, per me i testi dei vostri matti – dico vostri, della gente normale – sono testi importanti. A me forse il testo di un matto spiega come ragiona chi mette la bomba sul treno. O ha paura di diventare una spia della polizia?”

Il pendolo di Foucault – Umberto Eco

martedì 21 settembre 2021

Stravinsky nel Paese di Pulcinella: Carlo Gesualdo da Venosa

Riporto una commento di Sandro Cappelletto su Stravinsky e Carlo Gesualdo da Venosa: due compositori, due giganti, che dialogano nonostante i quasi quattro secoli di distanza. Il commento si trova nella quarta puntata della bellissima serie "Stravinsky nel Paese di Pulcinella" di Sandro Cappelletto.

"Stravinskij scoprì un autore che stava uscendo dall’oblio dopo secoli: Gesualdo da Venosa. Lo definisce musicista senza padri e senza figli. Pianeta senza satelliti nella storia della musica. Oggi sappiamo che non è così, ma Stravinskij rimane fedele al proprio motto: io non rispetto, amo! Viaggiò fino a Gesualdo, il paese in provincia di Avellino dove sorgeva e sorge tuttora il castello di famiglia del principe compositore. Principe, musicista e assassino. Colpevole di un doppio delitto a fil di spada. La moglie, Maria d’Avalos, e il suo amante Fabrizio Carafa. Così bello da venire chiamato l’angelo di Napoli. E lei più che bella: irresistibile, fatale. Un gran caso di cronaca nera che coinvolge l’aristocrazia napoletana di fine cinquecento. Stravinskij sente una forte affinità con la musica di Gesualdo. Gesualdo l’inattuale, che continua a scrivere madrigali in stile polifonico mentre si sta affermando l’opera con le arie cantante dai singoli protagonisti. Anche Glenn Gould la pensava allo stesso modo. Gesualdo è come Bach, diceva. Impossibile collocarli in un preciso contesto storico. Dapprima Stravinskij completa tre brevi brani sacri di Gesualdo, ai quali mancano delle parti vocali, e battezza l’opera Tres sacrae cantiones. Non vuole rifare Gesualdo, ma confrontarsi con lui. Le mie parti, dice, non sono un tentativo di ricostruzione: vi sono dentro io quanto Gesualdo."


martedì 1 giugno 2021

Il gatto Achille e la tartaruga Hermes (seconda parte)

Propongo la seconda parte del capitolo Il gatto Achille e la tartaruga Hermes, che fa parte del progetto descritto in Zenone, Achille, la tartaruga e… Pitagora

...
«Allora… Significa che il movimento è davvero un’illusione?», chiese Zenone.
«A meno che…», aggiunse Apollonia dopo averci riflettuto. «Il ragionamento sbagliato non sia proprio nella suddivisione dello spazio e del tempo».
«Ma se funziona nell’esperimento mentale perché non dovrebbe funzionare nella realtà?».

Who's gonna win this race - Ellen Miffitt
«Beh…», fece lei. «L’esperimento mentale funziona attraverso una divisione numerica che va avanti illimitatamente. Ora, io ho imparato dai pitagorici che i numeri aiutano a interpretare la realtà. Ma…», continuò la ragazza sempre più immersa nelle sue speculazioni, «c’è anche il precedente che citavo prima. Ippaso scoprì un oggetto a cui non corrisponde nessun numero. Scoprì una corda che non può essere misurata e che quindi emette un suono senza numero». Zenone la fissava ammirato. Nel frattempo avevano raggiunto la scuola e Zenone salutò degli allievi che ciondolavano davanti all’ingresso. Alcuni di loro guardarono la coppia con una certa curiosità. «Questo ci insegna che», riprese Apollonia ignorandoli, «sebbene i numeri siano un ottimo strumento per indagare la realtà, esistono aspetti di questa a cui non corrispondono numeri e, similmente, potrebbero esistere fenomeni immaginabili attraverso i numeri ma senza riscontro nel mondo reale».

«Vorresti dire che…».
«…che forse non si può andare avanti illimitatamente nella frammentazione dello spazio e del tempo. Se lo si può immaginare attraverso i numeri deve essere necessariamente vero anche nella realtà?».
«Uhm…», fece Zenone. «Quindi potrebbe esserci un limite? Un’unità elementare di spazio e un’unità elementare di tempo che non sarebbero divisibili ulteriormente?».
«Potrebbe essere così. Oppure una tale unità indivisibile potrebbe esistere solo per lo spazio o solo per il tempo».
«Hai un’intelligenza insuperabile!», fece Zenone col fiato corto mentre attraversavano uno spazio angusto tra due edifici. «No, mi correggo. La tua intelligenza è superata solo dalla tua bellezza».
«Smettila!», ridacchiò lei. «Non sono bella!».
«Lo sei!», protestò lui prendendola per mano. «E l’intelligenza ti rende ancora più bella», continuò avvicinandola a sé.

I due giovani si fissarono intensamente per alcuni istanti. Poi i volti cominciarono a cedere alla forza di attrazione reciproca. E il bacio li proiettò di nuovo in quel meraviglioso mondo parallelo in cui esistevano solo loro.

mercoledì 28 aprile 2021

Emmy Noether a WIKIRADIO

“Siamo in un’università o in un bagno pubblico?”, disse Hilbert per perorare la causa di Emmy Noether presso il senato dell'univerità di Gottinga.
Segnalo questa interessantissima puntata di Roberta Fulci su Emmy Noether: grande matematica tedesca del '900 quasi sconosciuta al grande pubblico nonostante i suoi importanti contributi alla matematica e alla fisica e la grande considerazione di cui godeva presso grandi matematici e grandi fisici del calibro di Albert Einstein.

Ah, le parole di Hilbert erano una risposta a chi si opponeva all'ingresso di una donna nel corpo docente di Gottinga.

mercoledì 14 aprile 2021

Un confronto approssimativo tra i rischi del vaccino AstraZeneca (ma anche J&J) e i rischi del traffico romano

Secondo una media calcolata qualche anno fa, a Roma circolerebbero quotidianamente 572.971 vetture che trasportano 767.372 persone.
Secondo i dati del 2019 a Roma gli incidenti sono stati 12.271: più di 33 al giorno.
I feriti 15.919: più di 43 al giorno.
I morti 131: più di uno ogni tre giorni

Approssimativamente si può quindi dire che, ogni giorno, in una situazione di circolazione non limitata, una persona che sale in auto a Roma ha la probabilità:
del 0,058‰ (per mille) di avere un incidente 
del 0,056‰ di rimanere ferita 
dello 0,47 per milione di morire

In Europa 26 milioni di persone sono state vaccinate con AstraZeneca (dato dell'otto aprile). 
Tra queste ci sono statti 222 casi di trombosi che potrebbero essere stati causati dal vaccino (ho scritto “potrebbero” perché la certezza assoluta ancora non c’è). Tra questi ci sono stati 18 morti.
(Fonte Vaccini in Europa e decessi, tutti i casi oltre AstraZeneca)

Pur ammettendo che tutti questi casi di trombosi siano stati causati dal vaccino possiamo dire che nel momento in cui si è vaccinati con AstraZeneca si ha la probabilità:
dello 0,0085‰ di avere una trombosi e
dello 0,69 per milione di morire 

Stimando che un romano salga in auto 250 giorni l’anno (immagino sia una sottostima), si potrebbe dire che la probabilità di morire in un anno è 0,47 * 250 = 117,5 per milione.

Mentre per Astrazeneca è di 0,6923 * 2 = 1,385 per milione.

Quindi, nel corso di un anno in cui si è vaccinati, è quasi 100 volte più probabile morire in un incidente che a causa della vaccinazione.

Credo che considerazioni simili si possano ripetere per tutti i vaccini approvati dall'EMA, incluso Johnson & Johnson.

Aggiungo che un semplice calcolo mostra anche che il vaccino AstraZeneca (ma anche gli altri) è molto più sicuro dell'aspirina, di qualunque antibiotico, di antiaritmici, e antipertensivi. Sostanzialmente di quasi tutti gli altri farmaci che assumiamo.
D'altra parte, basta guardare il foglio illustrativo dell'aspirina o dell'IBUPROFENE.
Gli effetti indesiderati più rari riportati lì, quelli "molto rari", vengono rilevati statisticamente su 1 persona ogni 10.000. Ed ecco che trovate per l'aspirina:
  • emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione (pressione del sangue alta) non controllata e/o in terapia con anticoagulanti (medicinali usati per rallentare o inibire il processo di coagulazione del sangue), che, in casi isolati, può essere potenzialmente letale.
  • sindrome di Reye (*), una malattia acuta a carico del cervello e del fegato, potenzialmente fatale, che colpisce quasi esclusivamente i bambini.
Nel caso dei vaccini stiamo parlando di esiti letali nell'ordine di 1 persona ogni milione. Quindi un'ordine di grandezza 100 volte inferiore agli effetti indesiderati più gravi dell'aspirina.

Nota

Quelle che ho riportato sono percentuali approssimative perché basate su dati non omogenei dal punto di vista temporale. Possono però fornire un’idea delle grandezze in gioco.

mercoledì 31 marzo 2021

Che cos’è per me la matematica (una visione strettamente personale dettata dal tema del carnevale della matematica di Aprile: "orgoglio matematico")

Passione
Una passione nata quasi per caso. Negli anni delle scuole superiori, nonostante l’indirizzo scelto, mi accorsi di una mia scarsa predisposizione per le materie applicative. Ero invece molto attratto dalle questioni più teoriche dell’ambito scientifico. All’inizio propendevo per la fisica, ma capii che i laboratori non avrebbero fatto per me. Era attratto dal rigore e dalla logica dei mondi matematici in cui tutto sembrava funzionare alla perfezione e in cui immaginazione, creatività e rigore si fondevano meravigliosamente.

Strumento utile per il mio lavoro

Sebbene le mie competenze matematiche vengano usate solo in minima parte in modo diretto nel mio lavoro, sicuramente la forma mentis matematica mi ha aiutato molto ad acquisire una struttura logica per la risoluzione dei problemi: attività principale dei due gruppi che dirigo.


Divertimento

Vedo la creatività come una delle forme più alte di divertimento. È abbastanza ovvio capire come si possa essere creativi con la musica, l’altra mia passione. Ma come si può essere creativi con la matematica? In una moltitudine di modi. Ad esempio, attraverso l’esplorazione mentale dei suoi fantastici mondi. Con la giusta combinazione di abilità e di fortuna ci si potrebbe ritrovare anche su sentieri inesplorati. Oppure attraverso la ricerca di connessioni con altre strutture e altre realtà. Come, ad esempio, la relazione tra matematica e musica. O, ancora, scrivendo storie che parlano di matematica.


Dilettantismo 

Non pratico la matematica – e neppure la musica – per professione, ma entrambe hanno contribuito a rendere la mia vita più interessante e ricca di incontri, relazioni, studio e ricerche.

L’essere un dilettante implica anche una certa ingenuità nel relazionarsi alla materia. È un limite. Ma forse, senza quell’incoscienza dell’ingenuo, non mi sarei spinto a dilettarmi nella divulgazione in ambito matematico. Anche se qualcuno potrebbe obiettare che forse sarebbe stato meglio non averla avuta quella spinta. :-)


Strumento che aiuta a comprendere la realtà che mi circonda

Galileo Galilei ha intuito che l’universo “è scritto in lingua matematica”. Ma già i pitagorici, più di 2000 anni prima, avevano avuto un’intuizione simile.

La matematica mi ha aiutato a ragionare in modo più rigoroso, a districarmi meglio tra fatti e pseudo-fatti. Ma anche ad avere competenze apparentemente banali, ma purtroppo ancora non sufficientemente diffuse, come interpretare i grafici, avere un’idea delle quantità e delle proporzioni in fenomeni che vanno dalla scienza all’economia, dalla musica alla finanza, dal gioco alle pandemie.


Amore

E poi, dulcis in fundo, è grazie allo studio della matematica che ho incontrato mia moglie.