lunedì 31 gennaio 2011

Ma i numeri esistono veramente? O sono solo una nostra invenzione?

Una grossa figura umana si materializza nella stanza. È un uomo con indosso un chitone e con un pileo a coprigli la testa. Intorno a lui, sospese nell'aria, alcune figure geometriche: un tetraedro, un pentagramma ed un triangolo. L'uomo comincia a declamare con voce tuonante:

Dai meandri dell'Ade
con ira possente
attraversai le strade
errando sovente
e queste contrade
trovai tardamente

D: (ripresosi dal trauma riesce timidamente a profferire parola) Che bei versi! Scusi, ma lei chi è?  
P: Pitagora di Samo. Molto lieto!
D: (con sguardo sognante) Pitagora!? Il grande filosofo... Il grande matematico.. Quello del teorema!? Quello della scuola di Crotone!? Quello che non mangia le fave!?
P: (interrompendolo bruscamente) La prego! Non nomini neppure quell'abominevole legume.
D: (perplesso) Mi scusi. Ma questo divieto mi incuriosisce molto. Mi spiegherebbe il perché di questa idiosincrasia? Molti studiosi hanno proposto diverse ipotesi. Immagino che sia per la connessione con il mondo dei morti, della decomposizione e dell'impurità.
P: (perentorio) Ma quali morti, ma quale decomposizione! Mai sentito parlare di favismo!? E poi oltre a quello... Vabbè, lasciamo perdere.
Ad ogni modo, non sono tornato dall'Ade per discutere di quel ripugnante legume con lei.
D: No, si figuri, mi scusi di nuovo. Qual è quindi il motivo del suo ritorno tra i vivi? A proposito, immagino si tratti dell'Ade del Numero. Visto che la Vostra mistica attribuiva al Numero una natura quasi divina....
P: (categorico) No! Si trattava di Ade e basta!
Il motivo è che mi è giunta voce dello sviluppo di questa nuova "scienza cognitiva della matematica".
D: (con ansia di mettersi in mostra)  Ah, sì ne ho sentito parlare. Lo trovo un approccio interessante....
P: (interrompendolo) Guardi! Sono riuscito a sopportare Hilbert e il suo bizzarro formalismo. La matematica si ridurrebbe ad un giochino, secondo Herr Professor Hilbert! Un giochino in cui si trasformano delle stringhe di simboli seguendo delle regole. Sì! Il sudoku! Ma mi faccia il piacere Herr Professor!
D: Ah, si diletta anche lei con il sudoku? Non pensavo che il giochino fosse noto anche nell'Ade...
P: (interrompendolo di nuovo) Sono riuscito a sopportare anche Frege e Russell con il loro ambizioso quanto fallace logicismo. Il Numero può essere ridotto alla Logica, dice Frege! E Sir Bertrand Russell è subito pronto a sviluppare la "brillante idea"! Per fortuna fu poi lo sviluppo stesso ad evidenziarne l'assurdità. E Sir Bertrand Russell pensò bene di dedicarsi più fruttuosamente al pacifismo.
D: Bè sì, però il contributo di Russell va comunque...
P: Ho sopportato Brouwer e il suo intuzionismo. Seppure, detto tra di noi, era forse la migliore tra le interpretazioni che ho citato. Anche perché a Brouwer piaceva molto l'affermazione di Kronecker: "I numeri naturali provengono da Dio, tutto il resto è opera dell'uomo". Ed è superfluo rimarcare che tale aforisma piace molto anche a me.
D: Mah, comunque l'intuizionismo non è che abbia mai avuto poi questo grande numero di seguaci...
P: Non continui ad interrompermi! Come dicevo, a stento in tutti e tre i casi riuscii a reprimere l'impulso di tornare al mondo per contrastare l'affermarsi di suddette "scuole". Ma quando mi giunse voce di questa nuova "scienza cognitiva della matematica" e soprattutto del lavoro di George Lakoff e Rafael E. Núñez, Where Mathematics Comes From - "Da dove proviene la matematica"! Capisce!? Da dove proviene la matematica! - bè, a quel punto non ho più resistito.
D: Scusi, ma il libro è del 2000. Come mai le sono serviti più di dieci anni per decidersi a tornare?
P: Senta, ma lei è un po' insolente! Mica abbiamo Internet nell'Ade! Ce l'avevamo, ma poi è arrivato il decreto Pisistratu che ci obbliga a fornire un documento per poterci connettere. Documento che Caronte si rifiuta di rilasciarci.
E inoltre il mio giovane emulo Platone si è speso molto per dissuadermi dal tornare al mondo. "Ma lascia perdere," mi diceva, "ma lascia sta'. Tanto quelli sono solo ombre. Non ne vale la pena."
"E no!" Dico io! Non si può scrivere un libro del genere e pensare di farla franca!
D: ....forse però potrebbe aver senso chiedersi da dove provenga la matematica.
P: Ma quale senso!? È ovvio che i numeri sono creazioni divine. Anzi le dirò di più. Il Numero stesso è una divinità. E tutto l'universo ne è una conseguenza. Tut-to è Nu-me-ro!
Sostenere, come fanno Lakoff e Núñez, che i Numeri e tutta la matematica siano un prodotto dell'apparato cognitivo umano è una vera e proprio corbelleria! "Il Numero sarebbe una creazione della nostra mente generata dall'esperienza del contare oggetti", dicono questi "cognitivisti". Generata dalla cosidetta subitizzazione. Ma che brutta parola! E di conseguenza il Numero non possiederebbe una sua esistenza reale al di fuori del cervello umano.
D: (incalzante)  Sì, e dicono anche che la matematica funziona per la descrizione dell'universo in quanto l'universo stesso avrebbe guidato l'evoluzione del cervello a costituire uno strumento di investigazione efficace...
P: Bè, allora io sfido questi cognitivisti a dimostrarmi che il Numero non esiste al di fuori del cervello umano!
D: (meditabondo) Uhm, sa che questa sua sfida mi ricorda un po' la metafora della Teiera di Russel?
P: Ma come si permette...
D: (interrompendolo) E poi, a proposito del tutto è Numero. Questo era il motto dei pitagorici se non erro.
P: Certo!
D: E per Numero i pitagorici intendevano i numeri interi, no?
P: Interi e rapporti tra interi, per la precisione.
D: Ho capito. Ma non ricordo una cosa. Com'è che risolveste poi la questione della radice di 2?
P: (con una smorfia di dolore) Aahh!
D: Che succede?
P: Che gelo è questo mai?!

Una voragine s'apre repentinamente nel pavimento della stanza. Fiamme fuoriescono da diverse parti. Cresce il fuoco, compaiono Tisifone, Aletto e Megera, le tre furie. S'impossessano di Pitagora e seco lui sprofondano nell'Ade.

P: AAAAHHHHHHHH!!!!

domenica 30 gennaio 2011

Relatività ghediniana


Secondo le teoria della relatività ristretta di Einstein due eventi X e Y, che per un osservatore A appaiono accadere allo stesso istante, potrebbero apparire accadere in istanti diversi per un osservatore B e addirittura in ordine inverso per un osservatore C.
Ma allora, l’ordine temporale in cui accadono due eventi può essere diverso per diversi osservatori?
Speriamo che nessuno lo riveli a Ghedini!

lunedì 24 gennaio 2011

Scienza Express: una nuova casa editrice scientifica

Volevo segnalarvi una nuova casa editrice scientifica, Scienza Express, che nasce da un'idea di Daniele Gouthier e Luciano Celi.




Questo è il Manifesto di Scienza Express . Cito qualche stralcio.

...la distanza dei cittadini dalla lettura e dalle scienze è grande. Scienza express si propone di contribuire a ridurla.

I cittadini-che-non-leggono-ancora sono la nostra vera sfida, sono le vittime di una crisi culturale della quale vediamo i segni in troppi luoghi.

Molte persone intorno a noi non hanno mai comprato libri, li vedono alti, inaccessibili, intellettuali, astrusi, a volte ostili: in una parola li vedono distanti. E poi i libri costano troppo.
Vogliamo portare i libri a un clic e a pochi euro dai cittadini-che-non-leggono-ancora, anche perché tra di loro molti si fidano della scienza e hanno grandi aspettative sul suo ruolo per lo sviluppo.
 

Per il 2011 sono previste undici uscite che è possibile comprare in blocco per 95€ attraverso l'adesione come "amici di  Scienza Express".

Cito le informazioni su come aderire:

Fino a tutto il 2011, gli amici di Scienza Express ci versano 95 euro. Questa cifra non è un regalo né un obolo a fondo perduto. È una dichiarazione di fiducia nel nostro lavoro. Con questi soldi compri le undici novità che usciranno nel corso del 2011, che acquistate una per una ti costerebbero 142 euro.

Io ho aderito.

sabato 15 gennaio 2011

Interviste impossibili: John Cage

- D: John Cage, come distingue la musica bella da quella brutta?
- John Cage: Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che tace!

4'33''

Dal Dottor Djembé

venerdì 14 gennaio 2011

33 trentini: Carnevale della Matematica #33

La prima edizione del 2011 del Carnevale della Matematica, la numero 33, è stata ospitata da  .mau.
Il carnevale si apre con una serie di interessanti considerazioni e consuetudini riguardanti il numero trentatré. Tra le quali la citazione del famoso scioglilingua che .mau. cita in una forma finora a me ignota: «Trentatré trentini, tutti e trentatré di Trento, entrarono trotterellando in Trento»
Io lo conoscevo come: "trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando", e voi?

Scioglilingua a parte andate a leggere il carnevale, ché è molto interessante.

Il mio contributo viene introdotto in questo modo:

Dioniso ha deciso di integrare un po' la parte iniziale della serie storica sulla matematica «Numeri e Geometria attraverso la storia», iniziando con una parte introduttiva: I primi passi del pensiero matematico; anche l'Indice è stato doverosamente aggiornato.
Il 14 febbraio, l'edizione valentiniana - la numero 34 - del Carnevale della Matematica sarà ospitata da Rangle.

Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale

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