mercoledì 31 marzo 2021

Che cos’è per me la matematica (una visione strettamente personale dettata dal tema del carnevale della matematica di Aprile: "orgoglio matematico")

Passione
Una passione nata quasi per caso. Negli anni delle scuole superiori, nonostante l’indirizzo scelto, mi accorsi di una mia scarsa predisposizione per le materie applicative. Ero invece molto attratto dalle questioni più teoriche dell’ambito scientifico. All’inizio propendevo per la fisica, ma capii che i laboratori non avrebbero fatto per me. Era attratto dal rigore e dalla logica dei mondi matematici in cui tutto sembrava funzionare alla perfezione e in cui immaginazione, creatività e rigore si fondevano meravigliosamente.

Strumento utile per il mio lavoro

Sebbene le mie competenze matematiche vengano usate solo in minima parte in modo diretto nel mio lavoro, sicuramente la forma mentis matematica mi ha aiutato molto ad acquisire una struttura logica per la risoluzione dei problemi: attività principale dei due gruppi che dirigo.


Divertimento

Vedo la creatività come una delle forme più alte di divertimento. È abbastanza ovvio capire come si possa essere creativi con la musica, l’altra mia passione. Ma come si può essere creativi con la matematica? In una moltitudine di modi. Ad esempio, attraverso l’esplorazione mentale dei suoi fantastici mondi. Con la giusta combinazione di abilità e di fortuna ci si potrebbe ritrovare anche su sentieri inesplorati. Oppure attraverso la ricerca di connessioni con altre strutture e altre realtà. Come, ad esempio, la relazione tra matematica e musica. O, ancora, scrivendo storie che parlano di matematica.


Dilettantismo 

Non pratico la matematica – e neppure la musica – per professione, ma entrambe hanno contribuito a rendere la mia vita più interessante e ricca di incontri, relazioni, studio e ricerche.

L’essere un dilettante implica anche una certa ingenuità nel relazionarsi alla materia. È un limite. Ma forse, senza quell’incoscienza dell’ingenuo, non mi sarei spinto a dilettarmi nella divulgazione in ambito matematico. Anche se qualcuno potrebbe obiettare che forse sarebbe stato meglio non averla avuta quella spinta. :-)


Strumento che aiuta a comprendere la realtà che mi circonda

Galileo Galilei ha intuito che l’universo “è scritto in lingua matematica”. Ma già i pitagorici, più di 2000 anni prima, avevano avuto un’intuizione simile.

La matematica mi ha aiutato a ragionare in modo più rigoroso, a districarmi meglio tra fatti e pseudo-fatti. Ma anche ad avere competenze apparentemente banali, ma purtroppo ancora non sufficientemente diffuse, come interpretare i grafici, avere un’idea delle quantità e delle proporzioni in fenomeni che vanno dalla scienza all’economia, dalla musica alla finanza, dal gioco alle pandemie.


Amore

E poi, dulcis in fundo, è grazie allo studio della matematica che ho incontrato mia moglie.