martedì 15 febbraio 2022

Carnevale della Matematica #157: proiezioni


Per quanto riguarda i miei contributi, ...

Un Carnevale primo impatta seriamente anche su un'altra tradizione carnevalesca, ovvero sulla Poesia Gaussiana: un nuovo verso, davvero nuovo di zecca, ha da essere immesso nel ritmico e aritmetico susseguirsi melodico. L'onore della nuova introduzione è toccato a .mau., che ha trisillabicamente imposto il semplice "evviva!". Compito più arduo è toccato invece a Dioniso, che ad ogni verso fatto di parole aggiunge un verso fatto di note, la Cellula Melodica. Sentite cosa ci dice in merito:


più che io il suo daffare lo avrà il povero soprano virtuale che si vede costretta a ribattere, sebbene per sol tre volte, un mi che si trova vicino al limite della sua estensione vocale.

   

E qui si pone un grande dilemma etico. Per i prossimi primi dovrò sostituirla con un violino? Oppure, essendo una cantante virtuale, potremo spingerci a ignorare beffardamente i limiti umani e sfruttare indefinitamente l'insensibile superiorità della macchina?

Cominciamo con il già citato Dioniso Dionisi dal blog Pitagora e dintorni, che già ci ha offerto la cellula melodica:

Per quel che riguarda il contributo, dovrò limitarmi a misere citazioni: brani di un dialogo tratti da "Finitudine: Un romanzo filosofico su fragilità e libertà" di Telmo Pievani. Dove i due protagonisti premi Nobel, Albert Camus e Jacques Monod, si pongono domande sul rapporto tra scienza, filosofia e matematica e offre spunti di riflessione al lettore: "Forse nel nostro cervello c’è la sedimentazione delle esperienze e delle capacità di simulazione dei nostri predecessori: la mente dei nostri avi si è sintonizzata con la natura, si è co-evoluta con essa interrogandosi per migliaia di generazioni sulle regolarità naturali. Ecco perché la matematica funziona e anticipa la realtà."


 Per quanto riguarda l'edizione numero 158... 
 Troverete l'informazione su 
 Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale.


Nessun commento: